Agenzia di Stampa ASSOCIATED PRESS, Mercoledi 21 agosto 2002

Scienziati internazionali si offendono perché
la Sindone di Torino è stata esaminata segretamente
di
Roxana M. POPESCU

ROMA - Esperti della Sindone di Torino mercoledì hanno detto di sentirsi frustrati e traditi nell’apprendere che un’esperta tessile svizzera aveva ottenuto l'approvazione del Vaticano per esaminare il sacro telo senza il coinvolgimento da parte della comunità scientifica internazionale.

La Sindone è una striscia di lino che i credenti dicono sia stata usata per avvolgere il corpo di Gesù.  Conservata nella Cattedrale di Torino, è raramente esposta al pubblico.

All’inizio di questo mese, il giornale di Roma Il Messaggero ha detto che una ben nota esperta tessile svizzera, Mechthild Flury-Lemberg, aveva iniziato degli esami sul tessuto e, come parte della ricerca, aveva tagliato 30 toppe tessute in esso nel XVI secolo.

Flury-Lemberg ha confermato poi di aver ricevuto l'approvazione del Vaticano per effettuare gli esami, ma ha rifiutato di dire esattamente che cosa il suo lavoro abbia comportato.

Alcuni esperti si preoccupano che, in assenza di qualsiasi sorveglianza, ella possa aver danneggiato la tela. In passato, gli esami sul telo hanno coinvolto una ampia commissione di scienziati internazionali.

“Questo esame è stato limitato rigorosamente a certi favoriti di Torino e Flury-Lemberg era una di essi,” ha detto il Rev. Albert Dreisbach, un ministro episcopaliano che studia la Sindone dal 1977.

Mercoledì Flury-Lemberg ha detto che pubblicherà le fotografie della sua ricerca il mese prossimo.

“Ci sono così tante cose sbagliate nella stampa,” ha detto per telefono da Berna, Svizzera. “Tutti stanno speculando. Non voglio dare notizie”.

Il cardinale Severino Poletto, l’arcivescovo di Torino ed il Custode della Sindone, in un'intervista con il quotidiano cattolico italiano Avvenire, che il Vaticano ha approvato gli esami.

Non ha voluto discutere le procedure di Flury-Lemberg, se non per dire che il suo lavoro è stato effettuato in conformità con due condizioni del Vaticano: che ci fosse il consenso unanime dei membri della Commissione per la Conservazione della Sindone, un piccolo gruppo di esperti che sorvegliano il telo, e che le autorità culturali del governo italiano fossero informate.

Mercoledì non è stato possibile raggiungere i membri della commissione.

Ilona Farkas, che segue la ricerca sulla Sindone dal 1976, ma non è un membro della Commissione, ha detto che gli scienziati sono in agitazione.

“E’ scandaloso,” Farkas ha detto da Roma. “Ci saranno tonnellate di proteste che arriveranno al Vaticano dagli scienziati”.

Paul Maloney, direttore di progetti generali per l'Associazione degli Scienziati e degli Studiosi Internazionali per la Sindone di Torino, che ha sede in Pennsylvania, ha detto che la mancanza di informazioni ha reso “molti di noi in tutto il mondo molto frustrati, perché non sappiamo come valutare ciò che essi hanno fatto”.

Maloney, che non è neanch’egli un membro della piccola commissione, ha detto che gli esperti temono che “informazioni storicamente importanti possano essere andate perdute per sempre”.

Il cardinale ha detto che la ricerca comprendeva la rimozione di impurità e residui dal telo, che è lungo 13 piedi e largo 3 piedi.

“Gli interventi sono stati eseguiti in modo riservato non per smania di segretezza, quanto per garantire la necessaria calma a chi doveva lavorare, oltre che per evidenti ragioni di sicurezza”, ha detto Poletto a Avvenire.


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